Cina e Giappone hanno espresso in un comunicato congiunto la loro «profonda preoccupazione» per la minaccia nucleare rappresentata dalla Corea del Nord. «Le due parti esprimono la loro profonda preoccupazione per la recente situazione creatasi nella penisola coreana, ivi compresa la questione relativa ai test nucleari», si legge nel documento, diffuso in occasione della visita a Pechino del premier nipponico Shinzo Abe, il primo vertice sino-giapponese dal 2001 ad oggi.
Secondo quanto riferito dall'ex parlamentare sudcoreano Jang Sung-min, che ha citato fonti diplomatiche cinesi, la Corea del Nord avrebbe informato la Cina di essere disposta a rinunciare al progetto di condurre un test nucleare se gli Stati Uniti acconsentiranno a un negoziato bilaterale con Pyongyang. Il test non sarebbe comunque imminente: Pyongyang avrebbe tuttavia minacciato di accelerarne i tempi se Washington dovesse ricorrere a delle sanzioni.
Jang ha anche sottolineato come le forze armate sudcoreane non abbiano innalzato il livello di allerta, confermando così che l'esperimento nucleare, che Seul ritiene «una seria possibilità», non avrà comunque luogo in tempi brevi. Jang, ex parlamentare del partito di governo, è attualmente alla guida di un centro studi politico: le affermazioni della fonte cinese non hanno ricevuto alcuna conferma indipendente.
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