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L'intervista a Gabriele Torsello

Ultimo Aggiornamento: 05/11/2006 18:07
05/11/2006 18:04
 
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L'intervista a Gabriele Torsello


Gabriele Torsellodi Maso Notarianni
(direttore di Peacereporter)
Come stai, Gabriele?
"Sono felice, sono felice. Sto bene".

Che cos'è successo, in questi venti giorni? Come ti hanno trattato?
"Non ho mai visto la luce, durante il mio sequestro. Durante il primo periodo mi tenevano sempre incatenato, ma almeno avevo un Corano e potevo leggerlo. Poi mi hanno spostato, e dopo che mi hanno spostato non avevo più il Corano. Mi hanno tenuto ancora incatenato, chiuso in una stanza. Ieri sera, per la prima volta ho visto la luna".

Come passavi le giornate?
"Pensavo sempre alla mia famiglia quando ero prigioniero, tanto che per dei periodi riuscivo ad assentarmi e a immaginare di essere altrove. Poi mi vedevo le catene ai piedi, e mi rendevo conto che era solo un sogno. Ho sempre mangiato: patate oppure pane afgano bagnato in una zuppa fatta con un pezzo grasso".

Hai avuto paura?
"Sì. Soprattutto una notte. Ero seduto nella mia stanza, incatenato, aspettavo la cena. Sono arrivati e hanno aperto la porta. Uno mi ha preso e mi ha portato fuori, senza farmi mettere le scarpe e senza bendarmi, cosa che facevano sempre. Mi tirava forte, io avevo le catene, non riuscivo a stargli dietro e dovevo saltare per seguirlo. Ho pensato che mi avrebbero ucciso. Poi invece mi hanno messo in macchina e mi hanno spostato".
Che cosa farai adesso?
Voglio andare ad Alessano, dalla mia famiglia. Li abbraccio tutti, ci vediamo lì.
Tratto dal sito di Peacereporter.it



05/11/2006 18:06
 
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Sequestro Afghanistan

Gabriele Torsello: "Sto bene, vi abbraccio"

Il reporter Gabriele Torsello subito dopo la liberazione (peacereporter.net)
"Sto bene. Vi abbraccio tutti. Ci vediamo ad Alessano, vengo subito lì". Queste le prime parole che Gabriele Torsello, al telefono con PeaceReporter, ha rivolto alla sua famiglia e ai suoi amici subito dopo la liberazione. Torsello era stato rapito il 12 ottobre nel sud dell'Afghanistan. Il reporter ha telefonato a casa ed ha avuto modo di parlare con il padre. "Quando torno voglio mangiare tanto pesce", è stata la richiesta del fotoreporter, secondo il racconto del padre a SkyTg24. Marcello Torsello ha poi confermato di avere sentito il figlio "felice come mai" in passato. "Mi ha detto di essere in compagnia di italiani", ha aggiunto, senza specificare dove. Ancora nessuna informazione sui tempi del rientro. "Non so niente", ha commentato il papà del fotoreporter, prima di ringraziare "tutti quanti" per "quello che è stato fatto2 per il rilascio del figlio. Quando arriverà in Italia, Torsello sarà subito ascoltato dagli inquirenti della Procura di Roma, coordinati dal Pm Franco Ionta, capo del pool antiterrorismo. Il reato per cui procede la Procura di Roma è quello di sequestro con finalità di terrorismo.

La liberazione - La conferma della liberazione è arrivata dal ministero della Difesa e da Emergency con questo comunicato pubblicato sul sito di Peacereporter: "Venerdì 3 novembre, intorno alle 10 ora italiana (le 13.30 in Afghanistan) una telefonata all'ospedale di Emergency a Lashkar-Gah ha indicato che sulla strada per Kandahar si sarebbe potuto trovare Gabriele Torsello liberato. Un membro afgano dello staff di Emergency, viaggiando nella direzione indicata, ha trovato Gabriele Torsello e lo ha accompagnato da incaricati del governo italiano. Emergency ha immediatamente avvertito i familiari, il ministero degli Esteri e l'ambasciatore italiano a Kabul".
Pollari si autoelogia in Tv ed è polemica - Il direttore del Sismi, nell'occhio del ciclone per la vicenda dei sequestri Cia, si è fatto intervistare in diretta dal Tg2 e a suo modo a rivendicato l'efficace gestione della vicenda: "Il governo ha fatto il massimo degli sforzi possibili in una situazione così complessa e difficile, come obiettivamente si presentava. Noi abbiamo fatto la nostra parte, confermando quella che è l'immagine di questo Servizio, nota agli italiani". Parole che scatenano le critiche da parte del Maurizio Fistarol, deputato della Margherita: "Sarebbe stato lecito attendersi maggiore prudenza da un telegiornale del servizio pubblico - ha detto Fistarol - dopo aver visto l'intervista. In particolare alla luce del delicato momento che stanno attraversando i vertici dei nostri servizi di sicurezza". In difesa del capo del Sismi si schiera invece la Cdl. Entusiasta Antonio Martino (Fi) ma anche Lorenzo Cesa (Udc) che parla di "ulteriore conferma dell'efficacia dei servizi" e Renato Schifani (Fi) che accusa Prodi di non aver fattoi complimenti al Sismi, a differenza di D'Alema".


Giovedì la svolta con l'ultima telefonata - "Come sta il bambino? Portatelo dalla nonna". Era stata una delle frasi di Torsello nella all'ospedale Emergency. Proprio quella frase secondo gli esperti rappresenteva un segnale in codice che ha sbloccato la trattativa. Sarebbero stati gli stessi 007 italiani a chiedere ai sequestratori un segnale preciso. E come era stato chiesto, Torsello nella telefonata ha parlato del figlio. Così dopo dieci giorni di silenzio il fotoreporter italiano rapito il 12 ottobre si era rifatto sentire chiamando l'ospedale di Emergency a Lashkargah. Una telefonata, che spazzava via ogni dubbio e ogni voce che lo davano per morto. "Si, sto bene, sto bene, ha detto Torsello con voce stanca. Ma quanto durerà ancora? Chi sono questi che mi tengono?. Il primo pensiero del giornalista è al figlio Gabriele. Dov'è adesso? Dite di portarlo dalla nonna".
Non sarebbe stato pagato un riscatto - Il capo dell'Unità di Crisi della Farnesina, Elisabetta Belloni, l'ambasciatore Segui ed Emergency vanno ripetendo di non avere notizie su un eventuale riscatto pagato per la liberazione. Nelle prime richieste i rapitori, che si definisco appartenenti ad un gruppo armato islamico indipendente, avevano chiesto il rimpatrio dell'apostata Abdul Rahman e il ritiro del contingente italiano dall'Afghanistan. Il governo italiano aveva respinto la proposta al mittente.
http://notizie.tiscali.it/articoli/esteri/06/11/03/torsello_telefonata.html
05/11/2006 18:07
 
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Marcello Torsello: "Sono il papà più felice del mondo"


Un'immagine di Torsello su un balcone
"Un'emozione indescrivibile. Oggi sono il papà più felice del mondo". E' incontenibile Marcello Torsello, il padre di Gabriele, il giornalista liberato questa mattina dopo 23 giorni di prigionia in Afghanistan. Ad Alessano, paese di residenza della famiglia, una piccola folla si è radunata davanti all'abitazione dei Torsello, in via XXIV Maggio, dove si attende nelle prossime ore il rientro di Gabriele. "Vorrei ringraziare - ha detto ancora l'anziano padre - tutto il mondo della stampa che ci è stato vicino e tutti coloro che si sono prodigati per la liberazione di mio figlio".
"La mia prima impressione riguarda il coraggio di Gabriele - spiega ancora - perchè lo ha dimostrato in questi momenti difficili. Quando mi ha chiamato, oltre alle espressioni di gioia verso la famiglia e verso suo papà in modo particolare. Lo dico perchè i miei figli sono tutti meravigliosi ma Gabriele è Gabriele" e lo dice accanto alla figlia con la quale segue uno scherzoso battibecco circa le preferenze affettive del geneitore. Ma è il segno della ritrovata serenità e della gioia di una famiglia che può tornare finalmente a sorridere.
La famiglia intera è riunita nell'abitazione, in attesa che si sappia con certezza quando Gabriele potrà tornare a casa. "Una felicità grandissima. Oggi per noi è un giorno bellissimo", ha commentato la sorella Valentina che, sopraffatta dall'emozione, non ha voluto aggiungere altro.
La notizia della liberazione del giornalista, che ha una moglie e un figlio che vivono in Inghilterra, si è diffusa velocemente nel paesino del Salento. Semplici curiosi, parenti e amici attendono di poter festeggiare insieme alla famiglia il ritorno a casa di Gabriele. La manifestazione di solidarietà prevista per domenica mattina ad Alessano, in provincia di Lecce, è presumibile che ora si trasformerà in una grande festa. Fuori dalla villetta dei familiari c'è un continuo via vai di amici, parenti e conoscenti che partecipano alla gioia dei genitori.
http://notizie.tiscali.it/articoli/esteri/06/11/03/torsello_famiglia.html
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