Calcio, stop a tempo indeterminato

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Shizuku.
00sabato 3 febbraio 2007 14:47
Questa volta lo stop al calcio potrebbe essere di più di una settimana. La decisione presa da Luca Pancalli, commissario della Figc, parla di una sospensione "a tempo indeterminato" e le altre componenti del mondo del pallone sono d'accordo sul fatto che il segnale deve essere forte e duro. E' stata anticipata a domenica mattina la Giunta Straordinaria del Coni con la presenza dei vertici del calcio e del governo.


Non si sa quando i campionati riprenderanno il loro regolare svolgimento e, questa volta, è molto probabile, se non praticamente certo, che non sarà solamente lo stop simbolico di una giornata, ma, oltre a domani, non ci sarà calcio in Italia almeno per un'altra settimana. Questo è quanto hanno concordato i massimi dirigenti del calcio, primo fra tutti il commissario straordinario.
"Basta, non si può morire per una partita di calcio e per 1.200 euro al mese - queste le dichiarazioni a caldo dello stesso Pancalli - Tutto il calcio si ferma a tempo indeterminato e, quando dico indeterminato, significa fino a quando non troveremo misure serie e drastiche che impediscano il ripetersi di episodi come questo". Al termine del summit in Federcalcio, Pancalli ha confermato la volontà di fermare tutto: "Questa decisione è tale fino a quando non ci saranno degli interventi drastici che mi ridaranno la serenità di rivedere la mia decisione. Ribadisco che è un provvedimento che ho preso solo facendo i conti con la mia coscienza".

"Esprimiamo dolore e vicinanza alla famiglia, ben vengano le leggi speciali - ha detto il presidente del Coni Gianni Petrucci - ora contano i fatti. Non si pensi alle elezioni alla presidenza della Figc, in un momento straordinario serve che un Commissario Straordinario vada avanti. Verrà data una Borsa di studio a figli del poliziotto ucciso". L'ultima novità è che si sta pensando di far disputare il Torneo di Viareggio solo da squadre straniere. Lo stesso Petrucci ha ribadito che il commissariamento proseguirà perchè "le elezioni federali sono il nostro ultimo pensiero".

Ancora più dure le parole di Sergio Campana, presidente dell'Assocalciatori: "Una giornata non basta, serve uno stop di almeno un anno. Occorre un gesto di fermezza per uscire da questo vortice perverso". "Così non si può andare avanti, non c'è futuro", la reazione di Vincenzo Matarrese, presidente di Lega.
Sconvolta anche il ministro dello sport Giovanna Melandri: "E' il momento di dire basta, dobbiamo voltar pagina subito. I campionati devono ripartire, ma in forma profondamente diversa con scelte drastiche". Per queste, è anticipata a domenica la Giunta Straordinaria del Coni, dove saranno presenti Pancalli, la Melandri, il presidente del Coni Petrucci, il ministro dell'interno Amato e il premier Prodi. Forse da quella riunione si saprà quando il calcio tornerà a calcare i campi italiani.

Shizuku.
00sabato 3 febbraio 2007 15:01
:espulso:

È una VERGOGNA! Mentre guardavo le immagini della notizia al telegiornale ho solo sentito verogna, e solo mi chiedevo

"perchè?"

Ma a cosa serve la violenza? Come può comportasi in questa maniera così stupida dar ragioni per sentirsene pure orgoglioso?

E mentre il cronista spagnolo diceva che era un altro "classico evento di stile italiano" ho sentito dentro di me rabbia.
Rabbia ed impotenza davanti a questa gentaglia che si fanno chiamare "amanti del calcio".

Mi dispiace, non vengano a dirmi che è in Sicilia che succede solo questo. Come già dissi ad un genoano che odia ai milanisti perchè una volta uno vestito rossonero accoltellò ad un tifoso genoano: "una persona è violenta non per la squadra che segue, solo perchè vuole esser violento. Deve esser violento".

Questa gente, quella che brucia i bidoni della spazzatura, che va agli stadi con coltelli, chi lancia bottiglie contro gli arbitri, chi picchia a chi non veste "i suoi colori" è solo gente che ha seri problemi psicologici. Si sentono inferiori a tutti, per questo credono di sentirsi meglio quando in loro scatta la violenza.
Altre spiegazioni?
Non mi vengano a dire che chi fa queste cose son persone ragionevoli, intelligenti...e chissà, con un titolo di studio!

Però ora, grazie a questi grandissimi intellettuali, tutti, tutti, tutti gli italiani siamo considerati violenti.
Grazie a questi supremi gentiluomini, tutti, tutti, tutti i veri amanti del calcio dobbiamo rinunciare ad esso perchè
grazie a questi grandissimi DEFICENTI ci abbiamo rimesso tutti.

Complimenti a voi, giovani delinquenti, continuate così...già vi vedo sotto un ponte perchè nessuna buona gente vi vorrà, perchè sarete degli emarginati. E spero, nel nome della vedova e dei dui bimbi che avete lasciato senza padre, che vi venga un grandissimo rimordimento di coscenza e vi faccia cambiare la forma di attuare.
E magari anche di Paese, che siete la vergogna italiana!

P.S: mi riferisco a tutti i violenti che utilizzano lo sport per giustificare che non sanno scoparsi le mogli.

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