la Natura non ce la più!!!
ROMA - Nelle temperature particolarmente calde degli ultimi mesi in alcuni episodi ci ha messo lo zampino anche il vento. Come il giorno 19 gennaio ad esempio, quando a causa di un episodio di fohn, cioé un vento mite e secco proveniente dalle Alpi, si sono toccate punte tra i 25 e i 27 gradi sulla pianura piemontese. Un segnale che l'inverno scorso, particolarmente mite, ha toccato temperature decisamente 'estive'. Altro episodio particolare è quello di Palermo, dove il 25 giugno lo scirocco a 70 km/h ha mantenuto la temperatura minima notturna a 36,7 gradi. La notte più infuocata dal 1974. Questi alcuni dati singolari, sintomo del riscaldamento del clima, riportati della Società meteorologica italiana, che spiega come l'estate sia stata calda e secca, con temperature fra 1,5 e 2 gradi sopra la media, specialmente al Centro-Sud. Si sono registrati anche picchi, in particolare nei periodi delle tre ondate di calore, intorno al 25 giugno, 20-25 luglio e 21-24 agosto, che hanno investito il Centro Sud, specie la Sicilia, le regioni affacciate sullo Jonio e il basso Adriatico. Ad esempio ad Amendola (Foggia) sono stati toccati 47 gradi il 25 giugno e 38,2 gradi ad Urbino il 19 luglio. Altro sintomo del riscaldamento delle temperature per l'Italia é stato durante l'inverno l'innevamento su Alpi e Appennini, piuttosto modesto. Ad esempio, nell'intera stagione tra l'ottobre 2006 e il giugno 2007, sul Gran Paradiso è caduta la metà della neve normale (337 cm di neve fresca al Lago Serrù, a 2.275 metri, a fronte di una media di 655 cm).