GP del Brasile - Montezemolo all'attacco

Duro sfogo del presidente della Ferrari che, nonostante il fresco trionfo di Raikkonen in Brasile, non ha risparmiato critiche a Bernie Ecclestone e alla McLaren. Parole al miele, inceve, per i piloti del Cavallino

Soddisfatto, euforico, ma anche pungente e mai banale. E' questo il Montezemolo che, in concomitanza con il cda della Fiat, ha tracciato il bilancio di questa trionfale, ma anche avvelenata, stagione di F1. La vittoria, inaspettata di Raikkonen nell'ultimo Gp del Brasile, ha in parte raffreddato la rabbia del presidente del Cavallino che ha voluto comunque togliersi qualche sassolino: "Ho letto che Bernie Ecclestone ha parlato del colore della pelle di Luis Hamilton e che sarebbe bello se fosse pure musulmano. Bernie farebbe bene a dire che il Consiglio mondiale della Fia che fece quell'obbrobrio di sentenza fu umiliante per tutti, a cominciare da lui che vi era seduto. E' stato il campionato dei veleni abbiamo visto gente che ha detto bugie, gente che ha migliorato le prestazioni della vettura in modo non sportivo, abbiamo visto il nostro lavoro concentrato a cercare le prove inconfutabili di questo comportamento sleale. Abbiamo vissuto momenti brutti e difficili, ma il più brutto è stato quando ci fu la sentenza del Consiglio mondiale Fia, una assurda sentenza in cui si affermava che c'era la slealtà ma non veniva evidenziata questa slealtà nella decisione. Alla fine abbiamo avuto una doppia soddisfazione. E' stato confermato quello che avevamo detto, la bugia è stata smascherata. Però la sentenza era inaccettabile. Un precedente che correva il rischio di far passare il principio assurdo di un fantino che corre con un cavallo drogato e che alla fine vince lo stesso. Avevo già pensato di far disputare il prossimo mondiale con un motore da 8.000 cc. Tanto avrebbero squalificato la squadra, ma il pilota avrebbe vinto lo stesso".

Montezemolo, passata la rabbia, ha poi fatto i complimenti a tutto il team dell Ferrari, sottolinenando i segreti del successo del Cavallino: "Coraggio, Competenza, Coesione e Creatività".

Infine parole al miele per i propri piloti che, secondo il presidente della Fiat, sono "i migliori al mondo, non li cambio con nessuno". "Raikkonen è venuto, ha vinto la prima gara e poi ha vinto il mondiale - ha continuato Montezemolo - Non vedo cosa chiedere di più. Kimi è, leale, molto dedicato al lavoro. Gli darò un premio, non in denaro perché quello è previsto dai contratti, ma un regalo. Felipe Massa, pur giovane, ha fatto più pole position di tutti, è forte e leale e non è un caso che personalmente abbia deciso di rinnovargli il contratto fino al 2010".

Eurosport

Parole che vengono dal cuore, parole assolutamente vere...ma nonostante tutto ce l'abbiamo fatta, e non solo quello piloti é nostro in pista, anche il costruttori sarebbe stato comunque nostro...