L’ottava meraviglia del mondo: zizouland piange di nuovo
Per la prima volta nella storia un pilota vince per l’ottava volta lo stesso Gp. Ed è superfluo aggiungere che si tratta del grande Commendatore. Culonso ancora una volta è battuto, e si può accontentare di pensare a difendere il suo vantaggio. Quante persone, dopo Indy, avrebbero scommesso di nuovo sulla vittoria della Ferrari numero 5? Una sola: il Commendatore (in realtà sarebbero 2, ma Willi Weber non fa testo, lui avrebbe puntato su Schumacher anche nel 1996 e nel 2005, il che è tutto dire…). Solo l’Onnipotente Signore dei Cavallini Rampanti è totalmente consapevole del suo enorme potenziale, non come Darth Flavius che si aspettava una Renault più veloce di 6/7 decimi rispetto alle prove.
La gara è stata l’ennesima dimostrazione della superiorità del Commendatore sugli altri, con Massa a dargli una mano nelle fasi iniziali. Il brasiliano però ha poi dimostrato come la Ferrari senza Schumacher non sarebbe andata lontano. Ma anche la Reanult oggi senza Culonso non avrebbe fatto molto. In pratica, una replica del Gp di Spagna, a parti invertite là davanti.
Ma il Commendatore era di un altro pianeta, e già dopo la prima curva ha salutato la compagnia lasciando tutti a mangiare la sua polvere e a guardare i suoi scarichi che si allontanavano sempre di più, prima di concludere con “un pomeriggio di vantaggio”, come direbbe Guido Meda.
Dopo la bandiera a scacchi, un’immagine destinata a entrare nella storia: il Commendatore che sventola un’enorme bandiera italiana. E poi il podio… è il caso che i francesi si mettano con l’anima in pace, perché in questo periodo la Marsigliese DEVE inchinarsi all’inno di Mameli (magnificamente preceduto dall’inno tedesco), oltre che all’immancabile “Popopopopopopo”.
Di certo il Commendatore non salirà mai sul podio con la maglia di Grosso (per ovvi motivi), ma vedere Lui, un tedesco, abbracciato a Jean Todt, un francese, sotto il nostro tricolore, fa letteralmente accapponare la pelle. (Un po’ come Marco Civoli che urla “E’ finita! E’ finita! E’ finita! E’ finita! Campioni del mondo!”)
Onore anche agli sconfitti, perché anche il duello delle prove non è stato affatto male. Ma il destino ha deciso che questo è il periodo dei trionfi italiani, e per gli altri non c’è spazio. Chissà quanto durerà questo momento magico, magari poco, o magari molto, perché il Commendatore vorrebbe aggiungere (Culonso permettendo) un altro 8 nelle statistiche della sua carriera…
[Modificato da Shizuku. 28/09/2006 12.31]