La bimba aggredita invoca«Salvate i miei rottweiler»

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Shizuku.
00sabato 3 marzo 2007 10:42
IL SECOLO XIX
2 MARZO 2007

La bimba aggredita invoca«Salvate i miei rottweiler»
Paura a Marassi
Migliorano le condizione della piccola, 6 anni: guarirà in dieci giorni

Genova - MARIA CHIARA ieri mattina ha guardato suo padre al pronto soccorso, e gli ha detto che nonostante tutto i cani li vorrebbe rivedere: «Appena ho tossito Rolex mi è saltato addosso e mi ha fatto cadere per terra. Pepita era con lui e gli mordeva l'orecchio come per allontanarlo, come se volesse salvarmi e aiutarmi. Mi sono spaventata, ma non voglio che li uccidano».
Maria Chiara ha sei anni e mercoledì sera è scampata per miracolo all'aggressione di due rottweiler, i cani dei genitori che si stanno trasferendo dalla Sardegna a Genova: adesso è ricoverata al Gaslini - dove la prognosi è stata ridimensionata da 20 a 10 giorni - con ferite superficiali al cranio, al torace, agli arti superiori e all'inguine. «In base agli ultimi accertamenti - hanno confermato ieri mattina i medici dalla direzione sanitaria - non dovrebbe riportare lesioni permanenti».
È successo tutto al civico 60 di via Monte Rosa, a Marassi, dove la mamma di Chiara presta assistenza a due anziani. «La bambina - ricorda adesso il padre Alessio Ollanu, 25 anni, marinaio su un'imbarcazione d'epoca ormeggiata a Imperia - aveva cenato regolarmente ed era andata a letto piuttosto presto, poiché in questo periodo non si sente bene. Era in camera e, come accade sempre, dopo di lei sono entrati i cani. Li abbiamo da tempo, io sono un appassionato e anche i nostri figli (Maria Chiara ha una sorella più piccola) non li hanno mai temuti».
La bimba a un certo punto ha iniziato a respirare affannosamente, si è alzata e con la sua coperta ha raggiunto il salotto, dove si è seduta sul divano insieme alla mamma. «Ha tossito alcune volte - ricorda Alessio - e dev'essere stato quello che ha allarmato gli animali». Rolex, l'esemplare maschio, si è avventato su Maria Chiara facendole perdere l'equilibrio e terrorizzando tutti. «È successo in una frazione di secondo - ha ricordato Daniela, 26 anni, la mamma - lei gridava e io anche, mi sono buttata in mezzo per evitare il peggio e ho visto che sanguinava». Peròè vero che Pepita, la femmina, ha in qualche modo partecipato al soccorso. E chiara ieri mattina lo ha detto e ridetto a suo papà:«Era soltanto "lui" che mi stava addosso e gridava e mi graffiava. Mi sono sentita bruciare sotto l'occhio, anche la mamma urlava ed è uscita sul pianerottolo per chiedere aiuto».
Il resto è la cronaca ricostruita dalle forze dell'ordine: la corsa di polizia e vigili in via Monte Rosa, le siringhe di sedativi usate per addormentare i cani e il ricovero di Chiara - come la chiamano affettuosamente i vicini che per tutta la mattina hanno chiesto notizie sulle sue condizioni - al Gaslini dove le hanno messo quindici punti per il taglio più profondo, vicino al sopracciglio.
Rolex e Pepita sono al canile municipale di via Adamoli, nella stessa gabbia: «Non devono morire - insiste la bambina - voglio rivederli presto». Alessio Ollanu sa che l'incidente poteva avere conseguenze più drammatiche: «Ringrazio le persone che si sono prodigate in ogni modo per aiutarci e lo ripeto, si tratta di un episodio per certi aspetti inspiegabile. Forse si sono spaventati perché non l'avevano mai sentita tossire, mi sembra incredibile».
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