Le gomme francesi sono una delle cause della crisi di Valentino Rossi

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Shizuku.
00venerdì 25 maggio 2007 10:49
Cinque gare disputate, una sola vinta da Valentino, Yamaha, Michelin, tre vinte da Stoner, Ducati Bridgestone, una, lultima, vinta da Vermeulen, Suzuki, Bridgestone. Che sia stato il regolamento gomme a cambiare le carte in tavola, favorendo il colosso giapponese, è presto per dirlo, certo è che stiamo ormai assistendo a un netto cambio di tendenza con le Michelin, costrette ad inseguire e a pagare dazio anche a casa sua, a Le Mans, e le Bridgestone in grado di fornire la giusta mescola su qualsiasi tracciato, con qualsiasi condizione meteorologica.

La Michelin era solita, fino allo scorso anno, rifornirsi nel corso del weekend: ad esempio dopo le prove libere del venerdì, se serviva, faceva arrivare nuove specifiche da testare per migliorare la situazione. Ora ogni pilota ha diritto ad un massimo di 31 gomme per week-end (14 anteriori e 17 posteriori) e la casa fornitrice non può più portare nuove mescole in autodromo nel corso del fine settimana. Era una situazione a cui la Bridgestone era già abituata, avendo sede in Giappone con le gare quasi tutte europee, mentre per il colosso di Clermont Ferrand si tratta di una novità assoluta.

Per Rossi è proprio il regolamento, voluto dalla Bridgestone, ad aver creato le maggiori difficoltà ai gommati Michelin, questo è molto probabile, ma i problemi dell'italiano vanno ricercati più a fondo. Che qualcosa non vada è chiaro: nelle dichiarazioni del dopo gara Rossi aveva affermato che in caso di gara asciutta avrebbe vinto lui, forse, ma il ritmo gara dimostrato nelle prove libere era inferiore alla concorrenza. Rossi ha detto però che la situazione era migliorata solo la domenica, ma nel corso del warm-up, il dottore pagava ancora distacchi pesanti e probabilmente solo il suo innato talento avrebbe potuto aiutarlo. Anche perché, quando la pista era ancora sufficientemente asciutta, Rossi è stato passato da De Puniet e Guintoli mentre Stoner gli era sugli scarichi e della partita c'era anche Pedrosa, insomma, non si poteva dare nulla per scontato.

Nella ciclistica la Yamaha è sensibilmente migliorata, sono le gomme certamente sul banco degli imputati, ma sul bagnato gli altri gommati Michelin, su tutti i piloti Honda Hrc Hayden e Pedrosa sono parsi più brillanti. Dunque in casa Yamaha non solo hanno sofferto con le francesi, inferiori alle Bridgestone, ma hanno anche sbagliato mescola, altrimenti almeno la quarta posizione sarebbe stata a portata. Che fare? Al Mugello, è certo, Stoner proverà a vincere ancora, all'australiano sta andando tutto per il verso giusto e podi come quelli ottenuti a Le Mans, soffrendo sul bagnato possono fare la differenza a fine anno. Nulla è perso comunque, Valentino è riuscito anche a recuperare più di 50 punti la scorsa stagione, questa volta, con gomme inferiori, bisognerà sfruttare al meglio il telaio, il motore, il talento e il cuore per sconfiggere un avversario, per Rossi, mai così forte.
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