BeatAurora
00sabato 13 maggio 2006 11:14
Furto di petrolio provoca la tragedia
Sono oltre 200 i morti dell'esplosione avvenuta in un oleodotto nella laguna di Lagos, la capitale economica della Nigeria. Si è trattato dell'ennesimo incidente provocato dai ladri di petrolio che a decine stavano perforando una conduttura sotterranea quando le taniche che avevano riempito hanno preso fuoco e sono esplose squagliando ogni cosa in un raggio di 20 metri.
L'incidente è avvenuto al mattino su una lingua di sabbia di Inagbe, sulle Snake Islads, le isole affacciate sull'Atlantico che hanno alle spalle la laguna di Lagos. Ai soccorritori, una volta domate le fiamme, si e' presentato uno spettacolo orrendo: un centinaio di cadaveri carbonizzati sono stati scaraventati sulla sabbia e in mare dalla grande palla di fuoco creata dall'esplosione. Di quattro o cinque persone che erano piu' vicine alla condotta sono rimasti solo i teschi e le ossa. Qualcuno aveva tentato di trovare riparo su una barca ma è stato investito dalle fiamme.
In Nigeria, dove il petrolio è una delle poche ricchezze nazionali, i furti di greggio sono abbastanza frequenti e negli ultimi otto anni hanno provocato numerosi incidenti mortali. La spiaggia di Inagbe sorge sulla costa atlantica a poca distanza dal villaggio di Ilado, in una zona spesso presa d'assalto dai ladri che rubano dall'oleodotto di proprieta' della compagnia nazionale Nnpc. L'anno scorso, nella stessa località, in un incidente analogo erano morte 50 persone. La tragedia più grave risale al 1998, quando un migliaio di persone morirono nell'esplosione di una valvola dell'oleodotto di Atiworo, vicino a Warri, durante un tentativo di furto. A Lagos, la piu' popolosa città africana con i suoi 13
milioni di abitanti, l'esplosione di un deposito di munizioni causo' nel 2002 piu' di mille morti.
tgcom