Montezemolo: "Alonso in Ferrari? Fesserie"
"Raikkonen e Massa valgono la coppia McLaren: all'inizio criticavano anche Schumi"
Quattro giorni di festa per i 60 anni Ferrari. Ieri a Fiorano tutti i dirigenti (da Montezemolo all’ad Jean Todt, dal dg Amedeo Felisa al dt Roberto Fedeli) hanno illustrato l’evoluzione tecnologica, svelando il concept ultraleggero Millechili e la serie limitata 612 Scaglietti 60° (60 esemplari, tutti venduti a 330 mila e). Oggi e domani giornate per i partners e i clienti: concorso d’Eleganza, arrivo del Tour celebrativo che dal 28 gennaio ha visitato tutto il mondo, asta benefica. Domenica esibizione delle Frecce Tricolori e delle F1 storiche guidate anche da Sheckter e Schumacher.
Con la famiglia, è la cosa più importante che ho. Tutta la mia vita si è intrecciata con la Ferrari: abbiamo la stessa età, sessant’anni e la stessa voglia di sfidare ancora il futuro». Tra una Confindustria e l’altra, Luca Montezemolo benedice il compleanno del Cavallino, animando il primo dei 4 giorni di festa sulla pista di Fiorano. Presenta la 612 Scaglietti celebrativa in edizione limitata, racconta il mito. E rianima la squadra corse, rientrata dall’America con il morale sotto i tacchi. «Dopo la partenza sprint - dice il presidente - ci siamo un po’ distratti». Sorriso: «Non io ...loro e questo non mi piace». Ma non è il giorno dei rimproveri: «Dobbiamo colmare un gap di 2-3 decimi, che sono nulla ma in F1 diventano giustamente un’enormità».
Come si risale la corrente?
«Migliorando qua e là, restando concentrati. L’ho detto martedì a tutti: ci sono le condizioni per reagire, bene e in fretta. Torneremo competitivi, torneremo a vincere, io ci credo».
Come fa a essere così ottimista?
«Avete dimenticato l’inizio della stagione? Tre pole e tre vittorie nelle prime 4 gare. Eravamo i migliori, lo saremo di nuovo. Dal 1997, ogni anno, siamo la quadra da battere, gli avversari si sono alternati e noi siamo sempre lì. Primi o secondi».
Deluso da Raikkonen?
«No, è un campione, è veloce. Schumacher diceva che i rivali più pericolosi ultimamente sono stati Alonso e Raikkonen. Alonso diceva che soffriva contro Michael e Raikkonen. Tra i migliori, Kimi c’è sempre. Ci darà grandi soddisfazioni. Non dimentico che all’inizio discutevano perfino Schumacher, poi qualcuno si è dovuto vergognare».
E Massa?
«Ragazzo straordinario, sta dimostrando il suo valore. Lavora con noi da anni, merita fiducia. Sbaglia chi sostiene che non puntiamo sui giovani, anche se per guidare una Ferrari non basta essere giovani».
Si dice che vogliate Alonso.
«Fesserie. Col massimo rispetto per lo spagnolo, siamo soddisfatti dei nostri piloti e ce li teniamo stretti. Sono forti, come i due della McLaren. I problemi della Ferrari, oggi, non sono i piloti ma quei 2-3 decimi da limare. Lavorando sodo. Io vedo una squadra molto competitiva».
Mai un pilota italiano?
«Enzo Ferrari diceva: se ne prendiamo uno bravino e vince una gara si dirà che lo favoriamo dandogli la macchina migliore. Ben venga, se un giorno verrà, un italiano fortissimo che non abbia bisogno di crearci questa pressione. A Ferrari devo molto, gli ho voluto bene. Cerco di imitarlo, ad esempio, il lunedì: lui faceva grandi sfuriate dopo le vittorie, mai dopo le sconfitte. Perchè temeva che la squadra si addormentasse».
Oggi vince solo chi sta in pole.
«Noi dobbiamo migliorare in qualifica, ma non mi piace una F1 in cui vince sempre chi parte davanti, che impedisce i sorpassi annullando le innovazioni tecnologiche e aerodinamiche. Si vedono poche gare combattute. Si deve cambiare, ne parlerò con i responsabili. E non mi piace quando le safety car rendono i Gp incerti come puntate alla roulette di Montecarlo. Le corse conquistano nuovi scenari nel mondo e la Ferrari dà un grosso contributo, ma certe norme sono penalizzanti e ci batteremo per le innovazioni».
Gran Premi in notturna, che ne dice?
«Buona idea solo se garantiscono sicurezza: non si possono mettere i fari alle monoposto. L’incidente di Kubica dimostra che si è già fatto molto, è stata una battaglia lunga e difficile. Però non bisogna fermarsi. Noi trapiantiamo gli stessi elementi sulle auto di serie. La Ferrari è ricerca avanzata e innovazione a 360°, è la punta di diamante del Gruppo Fiat. Abbiamo una tradizione da rispettare e altre belle storie ancora da raccontare. A cominciare da questo Mondiale 2007».
grazie Montezemolo...sai sempre come rallegrarmi la giornata