00 02/01/2008 12:30
Dalla spy story ai duelli fino all'ultimo sangue, un 2007 memorabile per la Formula 1, Kimi Raikkonen e la Ferrari

Kimi Raikkonen e la Ferrari trionfano nella stagione 2007 della Formula 1. Un campionato così non si vedeva da tempo: una lunga rincorsa al titolo, con tre piloti in lizza fino all'ultimo Gran Premio. Alla fine vince il terzo incomodo, 'Ice man', che conquista così il suo primo titolo iridato, beffando Hamilton, Alonso e soprattutto Ron Dennis. Raikkonen esordisce con la "rossa" trionfando a Melbourne nella prima gara. Poi un'astinenza lunga tre mesi e mezzo, rotta solo dalla vittoria in Francia, a Magny-Cours. Il bis a Silverstone ne rilancia le velleità iridate, poi si ritira nel GP d'Europa. Ma da Budapest in avanti, ben 58 punti in sette gare, con tre vittorie, l'ultima, la più bella, a Interlagos.

"Abbiamo avuto momenti difficili, non eravamo proprio nella posizione più forte - dice Kimi -. Eppure abbiamo sempre creduto in noi stessi, nel nostro team, e abbiamo continuato a lavorare sodo quanto più ci era possibile, ma alla fine siamo stati ripagati, e penso che al termine della stagione eravamo gli unici a credere ancora che avremmo potuto vincere".

Ma purtroppo è anche l'annata delle spy story, che minano la credibilità della F1, tra aule di tribunale, dossier e progetti rubati. La stagione finisce nell'ombra di una storia assurda, tra i giochi di potere in sede al Consiglio Mondiale, tra sentenze discutibili e punizioni troppo volubili e poco coerenti. Protagonisti McLaren e Renault, Nigel Stepney, 'la spia', e Mike Coughlan. La McLaren se la cava a buon mercato, nonostante i 100 milioni di multa e i punti tolti dal Mondiale Costruttori; i due piloti ne escono puliti, Briatore senza alcuna macchia.

Ma è anche l'anno di Lewis Hamilton: nessuno così all'esordio. Con quelle qualità che appartengono solo ai grandi. Il suo pensiero è già rivolto al 2008.

"Nel mio passato ogni seconda stagione è stata due volte più forte di quella dell'anno precedente - dice Lewis -. Se date un'occhiata a ciò che ho fatto quest'anno, il prossimo sarò più forte, e se la storia insegna, d'ora in poi lavorerò duramente, se non più dell'anno scorso, per prepararmi per la prima gara, e con l'esperienza fatta quest'anno, potremmo salire sul gradino più alto".

Il successo di Raikkonen a Interlagos dà il via all'apoteosi ferrarista, con la solita grande festa a Maranello, e poi quella, ancora più grande di fine stagione, al Mugello, davanti ai suoi tanti tifosi. Il titolo mancava solo da tre anni, ma sembrava passato un secolo dall'ultimo trionfo di Michael Schumacher.

"Credo che il prossimo anno... considerando ciò che stiamo facendo per la nuova auto dovrebbe essere più facile, ma credo anche le regole sono un po' cambiate, senza traction control, con molta elettronica in meno, e per questo è difficile dire ora se avremo la macchina giusta e quanto sarà efficace - dice Raikkonen -. Ma tutti hanno grandi aspettative per la nuova monoposto, e credo che la direzione in cui stiamo spingendo, sia quella giusta."

In Ferrari si sta già lavorando sulla nuova F2008 che Raikkonen proverà per primo, forse il 7 gennaio a Fiorano. Alonso, tornato alla Renault da Briatore, vuole dimenticare la stagione con la McLaren. Hamilton fa già sogni iridati.




Nicola Villani / Eurosport










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