Analisi del circuito
Da quando il Gran Premio d’Australia si è spostato da Adelaide a Melbourne, la gara ha sempre inaugurato la stagione di Formula1. La prima edizione sul circuito stradale dell’Albert Park risale al 1996, anno di grandi cambiamenti e debutti in Formula1: Michael Schumacher ed Eddie Irvine disputano la loro prima gara con la Ferrari e Jacques Villeneuve, che l’anno successivo sarà Campione del Mondo, esordisce sulla Williams.
Il circuito è avvolto da un’atmosfera piacevole e da uno scenario suggestivo: la pista si snoda attorno ad un lago artificiale ed è circondata da palme; inoltre ogni curva è intitolata ad uno dei grandi piloti della storia dell’automobilismo.
Spesso le squadre, fin dalle prove libere, devono fronteggiare problematiche un po’ insolite come ad esempio la presenza sull’asfalto, in parecchi punti, di foglie che potrebbero infilarsi nei radiatori compromettendo lo smaltimento del calore; inoltre la superficie stradale manca quasi sempre di grip, ma la situazione migliora nel week-end grazie al passaggio continuo delle auto.
Non ci sono curve propriamente selettive, ma i piloti apprezzano l’alternarsi di staccate e brevi rettilinei. La prima chicane consente i sorpassi e prepara al rettilineo che conduce alla Whiteford, altro punto in cui sferrare eventuali attacchi. L’ultimo settore richiede un’ottima trazione soprattutto per affrontare l’ultima curva e gestire l’accelerazione sul rettilineo principale.
Nel corso degli anni si sono spesso verificati pericolosi incidenti. Nella prima edizione Martin Brundle si capovolse con la sua vettura alla curva Whiteford e miracolosamente uscì illeso dai rottami. Nello stesso punto, nel 2001 Jacques Villeneuve decollò sulla Williams di Ralf Schumacher e un pneumatico staccatosi dalla monoposto colpì al torace un commissario di percorso, causandone il decesso. Un anno dopo, invece, alla prima curva, una collisione fra lo stesso Ralf e Rubens Barrichello causò una confusione tale da provocare un incidente multiplo che mise fuori gara quasi metà dello schieramento dopo pochissimi metri.
Analisi e Grafica a cura di
Vittorio Alfieri per Cascorosso.com