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Là dove il calcio non è l’elemento numero 20 della tavola periodica di Mendeleev;
là dove non odora di miliardi e non chiede aiuto a niente,
se non a sé stesso;
là esiste il modo di riderci su, magari con un po’ di amarezza...


...e QUI parliamo di sport...da sportivi

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Italia, una festa senza fine

Ultimo Aggiornamento: 12/07/2006 12:30
11/07/2006 00:32
 
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Da P.Chigi al Circo Massimo: è delirio
Il giorno dopo è quello del ritorno a casa e della festa più grande per gli azzurri campioni del Mondo. L'Italia è un paese in delirio a partire dal tragitto dall'aeroporto di Pratica di Mare fino a Palazzo Chigi, dove sono stati ricevuti dal premier Prodi e dal governo. Poi il bagno di folla per le vie di Roma sul pullman a due piani scoperto, per concludere la giornata con i 600.000 del Circo Massimo.

Una voglia di festa che sembra non finire mai, infinita, senza sosta. Dalle 18.36, ora dell'atterraggio dell'aereo che ha riportato in Italia gli azzurri campioni del Mondo, è stato un bagno di folla, un entusiasmo straordinario, che solo una vittoria del calcio mondiale può dare a questo Paese, senza divisioni di maglie o di partiti.
Il programma è stato ritardato, per "colpa" dei tifosi, un corteo di motorini ha seguito il pullman dall'aeroporto fino all'ingresso a Roma, dove la folla è stata numerosissima sin dai primi momenti. Gli azzurri sono poi giunti a Palazzo Chigi dove sono stati ricevuti dal premier Romano Prodi, dal ministro dello sport Giovanna Melandri e da tutto il governo.

Inno di Mameli intonato da tutti, giocatori, staff, politici e tifosi, poi il discorso del premier ("Grazie, con voi torna la gioia di vincere e il sentimento di squadra") e l'immancabile "Po po po", l'inno dei tifosi della Nazionale di questo Mondiale. I giocatori sono poi saliti sul pullman scoperto a due piani e lì è stato il delirio assoluto. Più di un milione di tifosi tra le vie della Capitale per salutare e ringraziare gli azzurri.
I neo campioni del mondo si scatenano lanciando champagne sulla folla, Cannavaro capo ultras che mostra la coppa e Totti con il tricolore come bandana. Il mezzo fatica a farsi strada tra la folla, mentre al Circo Massimo ci sono almeno 600.000 persone che aspettano l'arrivo degli azzurri. E all'arrivo, verso le 23.00, si è scatenata la festa ed il delirio collettivo con la presentazione di tutti i giocatori sul palco appositamente creato. Del Piero rockstar, l'inno cantato in versione "karaoke" da tutti e il pensiero di Cannavaro per Gianluca Pessotto. Per una notte di festa indimenticabile. Da Campioni del Mondo!

tgcom
11/07/2006 00:34
 
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ITALIA IN DELIRIO: CAMPIONI!!!!


120' di battaglia, trionfo ai rigori
L'Italia ha vinto la Coppa del Mondo superando ai calci di rigore la Francia 6-4. I primi 120' di gioco si erano conclusi sul risultato di 1-1 con le reti di Zidane su rigore al 7' e di Materazzi al 19'. Lo stesso Zidane era stato espulso all'inizio del secondo tempo supplementare per una testata rifilata al giocatore nerazzurro. Dal dischetto errore decisivo di Trezeguet, mentre gli azzurri non sbagliano: di Grosso il centro della vittoria.


LA PARTITA
E' proprio vero, le gioie più grandi sono quelle che non ti aspette o quelle nate dalla sofferenza. Il quarto mondiale della storia del calcio italiano racchiude entrambe queste cose: nessuno, due mesi fa avrebbe scommesso su Lippi e su questo gruppo, così come l'ultimo atto prima del trionfo è stato denso di difficoltà, di tensione psicofisica, di una umana paura di non riuscire a conquistare una Coppa che, considerando la situazione del nostro calcio, si riempie di significati enormi, che vanno ben oltre il già inestimabile valore sportivo.

Sono bastati sei soli minuti a togliere la partita delle partite dal limbo in cui era prevedibile, o meglio, comprensibile potesse cadere. Una distrazione dei nostri centrali, un lampo del "solito" Materazzi hanno messo sul binario sbagliato il treno dei desideri azzurri. Zidane, all'ultima recita, non è riuscito a rinunciare all'istrionismo del grandissimo attore: "cucchiaio", proprio in faccia all'emulo Totti e tanta fortuna nel momento in cui la palla, che va a incocciare la traversa, sbatte pochi centimetri più in là della linea bianca. In campo e sugli spalti, tramortimento e palpabile angoscia. La Francia, però, non l'ha capito. Ha fatto subito macchina indietro permettendo ai nostri, una volta recuperato il normale battito cardiaco, di occupare la metà campo francese, di spingere sopratutto sulle fasce, dove sembra evidente la superiorità di Zambrotta e Grosso nei confronti di Sagnol e Abidal. Ma non sono nè gli schemi, nè le gambe a rimetterci sulla sella insieme ai francesi: è la testa, quella di Materazzi, che si emenda al 19' con un altro, fantastico stacco su corner fratello di quello esibito con la Repubblica Ceca. La parabola dalla bandierina è di Pirlo, che offre il bis al 36': la fronte stavolta è quella di Toni, la traversa conferma che la sorte, nei primi 45 minuti, è in dote ai galletti. Comunque l'Italia c'è, se la gioca, tiene maggiormente palla anche se tutto e tutti non stanno girando a pieni cilindri. Il più in difficoltà tra i nostri è sicuramente Totti, incastrato tra la marcatura di uno come Makelele e una manovra azzurra che, come detto, cerca di prediligere gli esterni e i lanci lunghi in direzione dell'isolato Toni. In difesa, la guardia è alzata, come prevedibile, su Zidane (ancora unico al mondo in grado di lasciare sul posto Gattuso) ed Henry. Latitano i due peperini Malouda e Ribery, Vieira è invece ancora in edizione speciale.

E' comunque Henry, dal primo attimo del secondo tempo a cambiare repentinamente l'inerzia della partita. Il talentuoso attaccante dell'Arsenal mette sul tavolo tutte le sue carte, salta azzurri come paletti, crea la superiorità numerica e fa saltare, di fatto, il fortino di Lippi. Il pareggio traballa e resiste anche perchè Elizondo grazia l'Italia di un secondo, probabile rigore (contatto Zambrotta-Malouda). Nemmeno la forzata rinuncia a Vieira, che si stira e lascia il campo, frena il forcing transalpino. Il centrocampo è in crisi netta, soffre la latitanza di Totti e anche di Perrotta, meno lucido e presente del solito. Sono proprio loro, al quarto d'ora, i sacrificati ai doverosi cambi di Lippi, che spedisce Iaquinta in rinforzo di Toni e il ripescato e freschissimo De Rossi davanti alla difesa, utilissimo rinforzo a un Gattuso in difficoltà. Il cittì ci azzecca in pieno: l'Italia esce dall'angolo, torna nel match anche se non riesce a presentarsi con continuità negli ultimi 20 metri francesi prima che la stanchezza e la tensione si facciano entire pesantemente nelle gambe e nelle teste azzurre. Ineluttabili supplementari, che Lippi decide di giocarsi sulla falsariga della partita con i tedeschi. Prima del 90', entra Del Piero, che va a posizionarsi dietro Toni e a lato di Iaquinta in una sorta di "albero di Natale". La tattica, purtroppo, può aiutare a stare meglio in campo, ma non a restituire energie che non ci sono più. Il prolungamento è di marca francese, e come se non bastasse, oltre al perenne terrore delle fiammate di Henry e Malouda, entrano in campo prima Trezeguet e quindi Wiltord, accompagnati dai fantasmi di Euro 2000. Sembra mettersi male, la temutissima lotteria dei rigori assume i contorni della speranza. Poi, in avvio del secondo supplementare, l'ultima follia di Zidane, preda di un raptus che cancella tutto quanto fatto di buono, anzi, di grande in questo mondiale. Testata da caprone a Materazzi, è cartellino rosso tra i fischi degli italiani e lo sconcerto del resto dello stadio. E quando si arriva agli undici metri Zizou non c'è, non ci sono altri cucchiai, c'è la bordata di Trezeguet che centra la traversa mentre gente teoricamente non avvezza ai rigori come De Rossi, Materazzi, Grosso non sbaglia di un centimetro. Proprio del terzinone abruzzese, uno degli uomini-simbolo di questa magnifica avventura, è il gol che sancisce un trionfo meritatissimo non tanto per quanto mostrato in questa singola gara, quanto per la volontà, l'abnegazione totale di un grande gruppo e di un grande allenatore, proprio come nell' 82. La storia si ripete, grazie azzurri. Grazie. Grazie. Grazie. Quattro volte grazie.

Andrea Saronni



GOL, OCCASIONI E MOMENTI CLOU

1' FRA Henry si scontra con Cannavaro a centrocampo e rimane a lungo intontito a terra, poi esce dal campo. Riprende il gioco dopo due minuti
5' ITA Ammonito Zambrotta per una dura entrata su Vieira
6' FRA, 1-0 Malouda si infila a sinistra tra Cannavaro e Materazzi, entra in area, l'interista è in ritardo e tocca il francese. Calcio di rigore che Zidane trasforma con un "cucchiaio" che sbatte due volte sulla traversa, ma la palla, sul primo rimbalzo, è oltre la linea bianca
9' FRA Sventata deviazione di testa di Materazzi su un lancio francese in area, palla di poco a lato
11' FRA Ammonito anche Sagnol per un fallo su Grosso
19' ITA, 1-1 Angolo di Pirlo da destro, stacco pauroso di Materazzi su Vieira: palla imprendibile, è il pareggio
35' ITA Combinazione sullo stretto in area francese, Pirlo per Toni, anticipo alla disperata di Thuram. Sul calcio d'angolo, altra carezza di Pirlo e testata di Toni sulla traversa

46' FRA Grande assolo di Henry, che semina prima Gattuso, poi Cannavaro e cerca il piatto: Buffon controlla
50' ITA Mischia susseguente a un nuovo calcio d'angolo, Toni non trova il riflesso giusto a pochi passi dalla porta
51' FRA Henry concede il bis saltando quattro azzurri e porgendo al centro per Malouda: Zambrotta chiude provvidenzialmente
53' FRA Contropiede tre contro due francese, Malouda viene liberato al tira, Zambrotta lo contrasta: è un contatto assai sospetto, Elizondo lascia correre
54' FRA Altra pericolosissima palla inviata da Malouda al centro dell'area azzurra
56' FRA Vieira si stira la coscia sinistra, lo sostituisce Diarra
61' ITA Doppio cambio italiano: fuori Totti e Perrotta, dentro De Rossi e Iaquinta. Subito dopo, punizione di Pirlo sulla quale svetta Toni e segna. Il gol è però annullato per fuorigioco
63' FRA Henry uno contro uno con Cannavaro: libera il destro e tira, Buffon c'è
76' FRA Ammonito Diarra per un fallo su Toni
79' FRA Zidane dolorante a una spalla dopo un contrasto con Cannavaro: chiede il cambio, poi cambia idea e gioca
86' ITA Ultima sostituzione di Lippi: esce il claudicante Camoranesi, dentro Del Piero
87' FRA Angolo velenoso di Zidane, Pirlo respinge nei pressi del palo

100' FRA Ribery è libero di duettare con Henry e di concludere dall'interno dell'area di esterno: palla di poco a lato
103' FRA Cross di Sagnol, Zidane liberissimo sul dischetto: colpo di testa e prodigioso riflesso di Buffon
109' FRA Zidane termina la sua carriera nella maniera più indegna: dopo una discussione con Materazzi, il capitano francese carica violentemente l'interista con una testata al petto. L'arbitro non vede nulla, ma dopo oltre un minuto, qualcuno lo avverte: cartellino rosso accompagnato da un giallo a Malouda.


I RIGORI

Pirlo, gol 2-1
Wiltord, gol 2-2
Materazzi, gol 3-2
Trezeguet, traversa 3-2
De Rossi, gol 4-2
Abidal, gol 4-3
Del Piero, gol 5-3
Sagnol, gol 5-4
Grosso, gol 6-4: ITALIA CAMPIONE DEL MONDO



IL TABELLINO
ITALIA-FRANCIA 6-4 dopo i calci di rigore (1-1; 1-1)
Marcatori: 7' rig. Zidane, 19' Materazzi
ITALIA (4-4-1-1): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Materazzi, Grosso; Camoranesi (87' Del Piero), Pirlo, Gattuso, Perrotta (61' De Rossi); Totti (61' Iaquinta); Toni. C.T.: Lippi.
FRANCIA (4-2-3-1): Barthez; Sagnol, Thuram, Gallas, Abidal; Vieira (56' Diarra), Makelele; Ribery (101' Trezeguet), Zidane, Malouda; Henry (107' Wiltord). C.T.: Domenech.
Arbitro: Elizondo (Argentina)
Ammoniti: Zambrotta, Sagnol, Diarra, Malouda
Espulso: 109' Zidane

tgcom
12/07/2006 12:30
 
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caro il mio buffon ,sono così fiera di te!
ma quanto sei belloooo???? mamma mia,ti adoro! :goal:
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