‘The Kovak Box’

‘The Kovak Box’ è il terzo film del 36enne regista Monzón e segue ‘El corazón del guerrero’ e ‘El robo más largo jamás contado’. Il cast comprende Timothy Hutton, che ha vinto un Oscar per il suo ruolo in ‘Ordinary People’, e l’attrice spagnola Lucía Jiménez.

Parti straniere
La storia è ambientata a Majorca, “la terra che mi ha ispirato di più,” dice Monzón, che è nato sull’isola. “E’ un luogo incredibile che fortunatamente per me non è ancora stato sfruttato. Ho sempre pensato che fosse una location straordinaria per un film di classica suspense. I principali personaggi sono stranieri in terra straniera,” spiega il regista, “ uno scrittore americano che viene qui per una conferenza e un turista spagnolo in vacanza.
Non si conoscono ma a causa di circostanze tragiche si associano per risolvere un mistero. Soffriranno una trasformazione quando dovranno confrontarsi con una serie di suicidi – dove tutte le vittime sembrano aver agito contro la propria volontà.”
Il film da sei milioni di Euro è stato girato in inglese perché i produttori sono certi che i thriller funzionano meglio in ambiente internazionale, oltre al fatto di agevolare la distribuzione internazionale. Il film è previsto per proiezione ai Festival internazionali di Berlino e di Sundance.
Una volta finite tutte le riprese, il film è passato alla IFilm dove sono state impiegate le ultimissime tecnologie per creare un clima di tensione e intensità, senza esagerare in modo claustrofobico. Il colore, le luci, e le ombre giocano un ruolo fondamentale.
Ed è qui che iQ entra in scena...

Kovak e il suo iQ
Daniel Monzón, regista del film ‘The Kovak Box’ lo descrive come “un thriller, un film di fantascienza, ma anche un lavoro elegante. Certamente prevede anche delle scene un po’ crude ma sono tutte gestite con cura e presentate in modo intelligente per creare un film molto efficace.”

La IFilm
Nell’Ottobre 2005, il laboratorio fotografico Image Film e la casa di post produzione Infinia hanno unito le forze per creare la IFilm, una joint venture per offrire al mercato del digital intermediate le migliori risorse disponibili.

La sezione IFilm per il Digital Intermediate raggruppa tutta l’esperienza e la competenza per l’immagine della Image Film e di Infinia, ma anche risorse e i professionisti di entrambe le aziende. Lo scopo finale è di aprire nuove porte al mondo del DI (scan, conform e correzione colore digitale), coi più alti standard di qualità e di servizio.
Javier Corbat, il Presidente di Infinia e Ramón Martos Calvo, Product Manager alla Image Film, guidano questa iniziativa come presidente e manager rispettivamente.
La IFilm Digital Intermediate ha sede a Barcellona, presso la sede precedente della Image Film dove c’era il laboratorio fotografico. La Image Film è una sussidiaria della Deluxe. La location permette una stretta interazione tra il laboratorio di sviluppo e stampa e tutti i processi del Film Department della Infinia, che si dedica alla creazione e supervisione di effetti speciali, editing e lavorazioni audio.

DI, un’area di profitto
Uno dei piatti forti alla IFilm è il nuovo iQ di Quantel che è ideale per un redditizio modello di business in DI. Per esser certi di un successo in ogni progetto DI l'azienda si appoggia ad iQ in modo considerevole. La suite di iQ si prende cura dell’assemblaggio di previsualizzazione, della correzione colore, dei trailer e delle varie versioni finali fino al 4K – tutto in tempo reale e in un solo sistema integrato di grandi potenzialità.
La dimostrata versatilità del sistema coincide con la sua reale capacità di rendere profittevole il business del DI, ed è questa la ragione per cui iQ si trova oggi al cuore del processo DI di più strutture che qualsiasi altro sistema concorrente nel mondo. Anche nel mercato spagnolo la suite di Quantel è molto diffusa e la IFilm detiene una posizione importante per numero di clienti e la qualità del suo lavoro.


Creatività totale
Emma Díaz è responsabile della correzione colore digitale e il DI sul film The Kovak Box. Ripensando alla sua esperienza Emma Díaz è convinta di quanto iQ abbia semplificato tutto il processo creativo. Gli strumenti di correzione colore, le shape, i cascade e il Pan & Scan a 4K su iQ aiutano a raggiungere il look finale voluto dal direttore della fotografia, dice Díaz. In una scena, in particolare abbiamo creato una transizione dalla notte al giorno usando semplicemente il colore. Abbiamo creato alcuni mascherini per realizzare differenti densità all’interno di una inquadratura e impiegato rotazioni di hue in modo creativo per supportare l’atmosfera della storia.” Díaz sottolinea come il lavoro sia stato completato dall’inizio alla fine su iQ. “Dal momento in cui ti siedi di fronte ad iQ e inizi a lavorare sulla correzione colore il processo creativo ha inizio; e poi termina solo quando spedisci il materiale al laboratorio,” ella spiega.

Forzando la luce e il colore
Dal punto di vista della fotografia, il lavoro su iQ è centrato sulla correzione colore con l’impiego di correzioni primarie, secondarie, select e shape, in quasi tutte le inquadrature, delle funzioni di cascade. Díaz enfatizza l’esperienza fatta su alcune inquadrature particolari e difficili. “C’erano diverse scene in cui dovevamo ricreare l’alba, dovendo forzare molto per raggiungere l’effetto dovuto. C’era anche un altra inquadratura in cui dovevamo ricreare l’effetto di un profilo di una città lontana. Anche qui abbiamo dovuto forzare la luce e il colore per arrivare al giusto look ed è stato fatto con facilità impiegando i cascade.”

l’iQ di Quantel è in grado di gestire qualunque applicazione e formato in DI che copre sia la cattura in digitale che in pellicola. La potenza di iQ e il suo hardware è tale da garantire il playback in 4K in tempo reale , ossia oltre 1.1 GByte/sec – senza proxy o patch e riesce anche a fare pan & scan per le versioni in HD e in SD in tempo reale, dal master 4K.

Un workflow fluido
Emma Díaz sottolinea l’importanza del workflow su iQ: “nel progetto siamo partiti da una scansione con Arri, e poi memorizzato su SAN. Il conform è stato creato su iQ, così come la correzione colore e l’integrazione dei contributi. Una volta che il materiale è stato memorizzato sulla SAN era pronto per il DI. In tutto il processo l’esperienza è stata molto positiva dato che il workflow è stato migliore di quanto ci si aspettasse, dal punto di vista della IFilm e del regista.”

Totale controllo
Anche in termini di integrazione di effetti digitali l’esperienza fatta è molto positiva. In tal caso la sfida era creare inquadrature con effetti conformati e corretti nel colore. In generale tutto il lavoro in DI effettuato alla IFilm per il film The Kovak Box è stato molto soddisfacente non solo per il cliente e la casa di produzione ma anche per la colorist. Da questa esperienza ne è uscita rinforzata nella sua fiducia in questa suite solida e potente, creata proprio per rispondere a tutti i desideri degli artisti impegnati sui progetti DI: “Dal mio punto di vista come colorist, iQ è perfetto,” afferma Emma Díaz. “Questo è il processo finale del film, proprio prima di andare in laboratorio di sviluppo e stampa.
Quindi è un processo irreversibile. iQ ti permette non solo di avere tutto il progetto in una sola macchina, ma anche di fare tutta la correzione colore, dispone di altri strumenti per il conforming, generazione e integrazione effetti – persino su inquadrature in 4K. In più permette di aggiungere titoli e creare parecchie versioni differenti per la TV o i formati HD. Permette anche di cambiare l’editing se serve. Il film entra in iQ come ’semplici immagini’ e alla fine hai prodotto un film completo e completamente differente. Si ha la davvero certezza di poter controllare tutto il workflow e quindi tutto il film stesso su una sola macchina,” Diaz conclude.



“Alcune parti del film non sarebbero mai state possibili senza il nostro iQ,”
Ramón Martos Calvo, Manager alla IFilm.