l'Authority inglese "censura" Kate Moss
LONDRA (3 ottobre) - Kate Moss ammalia con il suo sguardo nella pubblicità della Rimmel. Tutto merito delle sue le lunghe ciglia. Peccato che siano frutto di un ritocco al computer. L'Advertising standards authority, il garante britannico per la pubblicità, ha infatti accusato l'azienda di cosmetica Rimmel di aver ingannato i consumatori. Per l'Autorithy, le spettatrici si illudono di poter diventare accattivanti tanto quanto la modella con l'uso di un semplice mascara. «L'annuncio televisivo che garantisce il 70% in più di volume - ha spiegato il garante a Sky - inganna gli utenti perché si riferisce ad un cambiamento nell'aspetto della persona e non solo nell'effettiva lunghezza delle ciglia».
Dalla Rimmel negano di aver ritoccato digitalmente l'immagine della top model, ma finora non sono state fornite prove tangibili del contrario. Chissà se Kate Moss è riuscita a dimostrare di avere ciglia lunghe e naturali, ieri, alla presentazione della sua collezione di vestiti, nel franchising britannico Top Shop. Di certo, però, il suo sguardo ammaliante le sarà servito a convincere la catena di negozi a sborsare quattro milioni e mezzo di euro per avere la sua linea d'abbigliamento.