Difendi anche tu il Parco Nazionale del Pollino dai tagli boschivi!

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Shizuku.
00giovedì 8 febbraio 2007 00:28
Appello al Ministro dell'Ambiente ed al Presidente del Parco del Pollino perché sospendano con urgenza i tagli boschivi in corso nel cuore del Parco che rischiano di danneggiare un patrimonio naturalistico di inestimabile valore. Sottoscrivi la petizione del WWF! >>

In questi giorni, nelle foreste del Parco Nazionale del Pollino sono in corso operazioni di martellatura e tagli boschivi a scapito di enormi e secolari faggi nelle aree centrali del parco, Siti di importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale.

Il disboscamento è frutto di deliberazioni e bandi di appalto emanati da Comuni e Comunità Montane su entrambi i versanti del Parco - calabrese e lucano - ed i tagli procedono alacremente in località ben note a tutti i conoscitori ed amanti del Pollino per il loro pregio ambientale e panoramico: Vascello, Pollino, Fagosa, Manfriana, Valle Zaperna, Monte Grattacolo, Cugno Cumone, Tre Confini, Serra di Mauro, Foresta del Rubbio, Sorgente Catusa e di Acquafredda. Impoverendo boschi di alto fusto situati nei comuni di Castrovillari in Calabria, Viggianello, Terranova di Pollino e Francavilla sul Sinni in Basilicata.



Le aree in questione sono in massima parte ricomprese nella "Zona 1" di massima tutela del Parco nazionale del Pollino con un devastante impatto sull'equilibrio paesaggistico e ambientale di aree del territorio che, a detta unanime di esperti di fama nazionale, rappresentano oltre che il cuore del Parco anche aree di "Wilderness" ormai altrove introvabili e purtroppo insidiate anche nei mesi scorsi da furiosi incendi.

Firma la petizione online del WWF per chiedere al Ministro dell'Ambiente ed al Presidente del Parco di bloccare i tagli >>

I boschi del Pollino, nel cuore del Mezzogiorno d'Italia, rappresentano una grande foresta che circonda ed in parte copre il massiccio e che si può percorrere per chilometri e chilometri, rappresentando una delle rimanenze più importanti delle foreste ancor più vaste presenti fino all'800.

Il faggio è l'essenza più abbondante nei boschi montani e ai piani di Acquafredda, tra la serra delle Ciavole e la serra Dolcedorme. Questi boschi rappresentano veri e propri contenitori di biodiversità e specie floro faunistiche protette e rare, come il lupo appenninico, varie specie di picchi, il gufo reale, il barbagianni, l'allocco, l' astore , lo sparviere, ecc.

Dal punto di vista giuridico-amministrativo, nelle aree oggi sottoposte al taglio - ricadenti nella perimetrazione definitiva del Parco nazionale del Pollino - sono in generale vietati la raccolta ed il danneggiamento della flora spontanea, mentre le utilizzazioni dei boschi trattati a fustaia, oltre che essere autorizzate dall'autorità competente territorialmente secondo le normative regionali vigenti in materia, sono sottoposte anche ad autorizzazione dell' Ente Parco se ricadenti in Zona "1" di massima tutela.

Gran parte delle aree destinate al taglio sono inoltre contrassegnate come ZPS "Zone di Protezione speciale " e proposte come SIC "Siti di Interesse comunitario", nell'ambito del Programma comunitario Natura 2000. A tale proposito, il Ministero dell'Ambiente, con recentissimo provvedimento, ha stabilito che le Regioni dovranno assicurare per i proposti Siti di importanza comunitaria opportune misure per evitare il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie, nonché la perturbazione delle specie per cui le zone sono state designate, e adottare per le Zsc misure di conservazione necessarie che implicano all'occorrenza appropriati piani di gestione specifici o integrati ad altri piani di sviluppo e le opportune misure regolamentari, amministrative o contrattuali che siano conformi alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali presenti nei siti.

E' inammissibile che le amministrazioni comunali possano svendere, con la cessione dei diritti di tagli sui boschi, le bellezze panoramiche e ambientali della nostra montagna, ricalcando analoghe operazioni effettuate negli anni quaranta quando non vigeva l'odierna normativa protezionistica.

Sottoscrivi ora l'appello del WWF! >>

Alcuni tagli programmati in territorio lucano ed autorizzati dalla Regione Basilicata ricadenti in aree SIC del Parco sono stati inoltre sottratti dal parere dell'Ente Parco Nazionale del Pollino in base ad una deliberazione della Giunta Regionale che detta le linee guida in merito di Valutazioni d'Incidenza e che prevede che debba essere seguita la procedura di Valutazione d'Incidenza solo nei casi in cui il "disboscamento avviene contestualmente al cambio della destinazione d'uso del suolo". Tale norma regionale è in palese contrasto con le norme di carattere nazionale.

Per queste ragioni si chiede al Ministro per l'Ambiente ed al Presidente del Parco Nazionale del Pollino di intervenire nel sospendere le operazioni di taglio e procedere a verifica puntuale in merito alle autorizzazioni rese dagli enti sopra richiamati affinché il patrimonio forestale del Parco venga adeguatamente tutelato.



In particolare si chiede di applicare rigorosamente la vigente normativa in materia di tutela del patrimonio forestale e le procedure per la Valutazioni di incidenza sui rispettivi Piani e progetti di taglio ricadenti in aree SIC e ZPS che richiedono l'espressione del parere del Parco; si chiede inoltre che venga adottato quanto prima il Piano ed il Regolamento del parco per il quale sussistono gravi ed ingiustificati ritardi al fine di stabilire senza dubbi un corretto e sostenibile regime di tutela e di utilizzo delle risorse naturali e forestali in base alla normativa vigente in materia di aree protette.


Ce n'e' abbastanza per firmare subito la petizione online del WWF rivolta al Ministro dell'Ambiente ed al Presidente Fino >>

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