Festa Italia con le Far Oer

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Shizuku.
00mercoledì 21 novembre 2007 22:39


Non c'è storia nell'ultimo match del girone B: la Nazionale vince 3-1 e conclude al primo posto davanti alla Francia. Nel primo tempo, dopo l'autorete di Benjaminsen, arrivano i gol di Toni e Chiellini. Nella ripresa gli azzurri mollano la presa e arriva il guizzo vincente di Jacobsen

MODENA, 21 novembre 2007 - La Nazionale chiude in bellezza il lungo cammino delle qualificazioni europee regolando le Far Oer con un 3-1 che rispecchia l'andamento della gara. Nel primo tempo gli azzurri fanno la differenza e vanno a segno con un autogol di Benjaminsen e le reti di Toni e Chiellini, per poi mollare nella ripresa in cui gli isolani si prendono la loro fetta di gloria grazie a Jacobsen.
C'E' PALLADINO - Roberto Donadoni schiera una formazione dove compaiono solo tre reduci del trionfo di Glasgow: Cannavaro, che con 113 gettoni in azzurro supera Dino Zoff, Ambrosini e Toni. Contro le Far Oer, nel 4-2-3-1 fa il suo esordio Palladino, schierato sulla linea mediana alla sinistra di Iaquinta, mentre Perrotta agisce sulla destra. Alle loro spalle Ambrosini e De Rossi costituiscono la cerniera per fare filtro davanti alla difesa che può contare sui numeri di Oddo, Cannavaro, Chiellini e Grosso. Tutti nomi eccellenti che le Far Oer faticano non solo a pronunciare. Evidente il divario fra le due formazioni, tecnico e tattico, anche se l'Italia gioca spesso al di sotto delle sue possibilità. Tanta la carne al fuoco, ma spesso le buone intenzioni degli azzurri vanno a sbattere sul muro degli isolani. Forti fisicamente, i ragazzi di Olsen si limitano a difendere e si affidano alla casualità in fase offensiva.
TONI FA 14 - Nella Nazionale è Oddo ad alimentare il gioco, impadronendosi della fascia destra. Quasi tutti suoi gli spunti, sempre all'indirizzo di Toni, uomo di casa e del giorno. Il primo gol arriva proprio da un'idea del milanista che dopo uno scambio con De Rossi trova la deviazione di Benjaminsen per la classica delle autoreti. L'Italia spinge e con Oddo a dare il suo impulso Palladino è bravo a districarsi nella selva della gambe avversarie, a cui manca il guizzo decisivo davanti al portiere. A sbloccare il batti e ribatti davanti a Mikkelsen, autore in precedenza di due belle parate, ci pensa il figliol prodigo Toni, bravo a raccogliere di destro e in girata siglare il 2-0. La terza rete è invece un gioiello di Chiellini che, con una prepotente falcata centrale libera un sinistro imparabile. Poco possono le umili Far Oer che però iscrivono sul taccuino una bella conclusione dalla distanza di Olsen.
FAR OER IN FESTA - Poco propensa a umiliare le Far Oer, nella ripresa la Nazionale regala metri all'avversario rallentando il ritmo. Gli azzurri, con la pancia piena, risparmiano energie, mentre Donadoni opera i primi cambi: Bonera per Cannavaro e Quagliarella per Ambrosini. Aumentano così le bocche da fuoco in attacco, addirittura quattro, con due soli centrocampisti di ruolo, Perrotta e De Rossi; una sorta di 4-2-4 che però incide poco. Anche quando Donadoni decide di togliere Toni per Gilardino. A dimostrazione che il 3-0 basta e avanza, anche se il pubblico di Modena non si accontenterebbe mai. Proprio come le Far Oer che, aiutate dalla Nazionale, vanno in gol con Jacobsen. Qualcosa di immenso per gli avversari nordici, capaci in due partite di segnare due reti ai campioni del mondo e di sfiorare la terza. Un vero controsenso, visti i valori in campo, ma che nella festa di Modena ci può anche stare.


Gaetano De Stefano
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