Iran: marinai inglesi potrebbero esser puniti

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Shizuku.
00sabato 31 marzo 2007 14:30
TEHERAN - I 15 marinai britannici catturati dagli iraniani nel Golfo otto giorni fa potrebbero essere processati e un procedimento giudiziario nei loro confronti è già stato avviato. Lo ha detto a una televisione russa l'ambasciatore iraniano a Mosca Gholamreza Ansari, aggiungendo che i britannici potrebbero essere "puniti". "E' possibile che i soldati britannici che sono entrati nelle acque iraniane siano processati per aver commesso questa azione illegale", ha detto l'ambasciatore alla televisione Vesti-24, secondo quanto ha riportato l'agenzia ufficiale iraniana Irna. "La fase legale che riguarda questi soldati britannici è iniziata e se le accuse contro di loro saranno provate, essi saranno puniti", ha detto il diplomatico. L'Irna ha detto che Ansari ha fatto queste dichiarazioni ieri sera. Il 25 marzo il ministro degli esteri iraniano Manouchehr Mottaki aveva detto che l'Iran stava prendendo in considerazione se incriminare i 15 per ingresso illegale nelle sue acque territoriali; ma le parole di Ansari fanno pensare che un procedimento giudiziario sia già iniziato, anche se non è chiaro sulla base di quali accuse.

USA: NO ALLO SCAMBIO DI PRIGIONIERI
Gli Stati Uniti hanno escluso qualsiasi scambio fra i 15 marinai britannici fatti prigionieri dall'Iran nel Golfo e i cinque iraniani arrestati dalle forze americane a Erbil, nel nord dell'Iraq. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Sean McCormack. "Noi respingiamo qualsiasi legame" fra le due vicende, ha detto ieri sera McCormack a giornalisti che lo interrogavano sulla possibilità di un tale scambio. I cinque iraniani, arrestati lo scorso gennaio, secondo Teheran sono diplomatici; secondo gli Usa sono membri dei Guardiani della rivoluzione, la potente forza paramilitare del regime islamico iraniano.
La coalizione guidata dagli Usa li accusa di aver fornito agli insorti iracheni la tecnologia per la costruzione di micidiali ordigni anti blindati che hanno provocato molte perdite fra i sodlati americani. "Ci sono fonti anonime iraniane che hanno cercato di coinvolgere in questa vicenda gli Stati Uniti suggerendo uno scambio di persone", ha detto il portavoce americano. "Noi respingiamo qualsiasi suggerimento di queste fonti iraniane che ci possa essere un legame fra queste due vicende", ha detto McCormack. Il portavoce ha precisato che nessuna proposta ufficiale iraniana di uno scambio di prigionieri è giunta al governo americano.
Shizuku.
00sabato 31 marzo 2007 14:34
Shizuku risponde...
Ok, dei civili sono entrati in acque che non gli appartengono (che cavolata quello dell'acqua territoriale...siamo pieni di immigranti che entrano nelle "nostre acque" e gli diamo casa, lavoro, cibo e soldi!!!) tornando al discorso, LORO saranno pure entrati in acque "proibite", però...quanti di quelli che ORA vogliono giustizia SONO ENTRATI NELLE NOSTRE CITTÀ UCCIDENDO I NOSTRI FIGLI???

Scambio di prigionieri? Che comincino a liberare il loro cervello, che mi sembra l'hanno chiuso in un monastero di clausura, lontato da intelligenza, ragionamento e bontà.

Più vado avanti e più questa gentaglia mi sta sull'anima...e sapete chi anche non sopporto? Chi aiuta a chi ci sputa in faccia.

Io le uniche persone che se mi chiedono aiuto do tutto per aiutarli sono chi mi ha messo al mondo e pochi altri.

Che si sappia!
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