Salvare dal cemento la foce del Neto

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Shizuku.
00giovedì 8 febbraio 2007 00:18
In Calabria scorre un fiume la cui foce ospita migliaia di uccelli in migrazione da e per l’Africa: è il fiume Neto, in provincia di Crotone, sul mar Ionio, paradiso naturale ricco anche di specie vegetali rare e dune costiere. Nonostante questo luogo sia protetto dall'Europa incombe una minaccia gravissima. Aiutaci a combatterla.

Firma la petizione ora

Al Ministro dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare
On. Alfonso Pecoraro Scanio

Al Presidente della Regione Calabria
Agazio Loiero

Richiesta di tutela della foce del Fiume Neto (Crotone),

Chiedo di salvare la foce del fiume Neto, e bloccare il progetto noto come "Europaradiso" , che provocherebbe danni incommensurabili a questa zona umida costiera importantissima per la fauna e la flora e per la conservazione della biodiversità, per questo tutelata dalle leggi dell'Unione Europea come "Zona di Protezione Speciale".

Il Fiume Neto, in provincia di Crotone, sul mar Ionio, è un paradiso naturale ricco di specie vegetali rare e dune costiere. La sua foce ospita migliaia di uccelli in migrazione da e per l'Africa, anch'essi tutelati da leggi europee e convenzioni internazionali.

Chiedo anche che l'Italia, ed in particolare la Regione Calabria, non sostituisca le bellezze e ricchezze naturali, con inutili e devastanti colate di cemento e che mantenga il perimetro attuale della "Zona di Protezione Speciale ".

Distinti saluti
Shizuku.
00giovedì 8 febbraio 2007 00:19
Stanchi, stremati per il lungo volo migratorio, aironi di tutte le specie europee, anatre, limicoli, gabbiani anche rari come il roseo, ghiandaie marine, gruccioni e moltissime altre specie, sostano nei canneti, sulle sponde, sulle dune, tra la vegetazione, per recuperare le energie perdute e poter proseguire il duro e faticoso viaggio verso nord o verso sud.
Le acque del fiume nutrono il mare e diverse specie di pesci utilizzano le acque antistanti la foce come nursery. Le terre circostanti assorbono l’acqua piovana e alimentano la falda che per km, all’interno, consente alle popolazioni di vivere e di coltivare la terra.

Nonostante questo luogo sia protetto dalla Direttiva Habitat e dalla Direttiva Uccelli, riconosciuta dapprima come Important Bird Area e successivamente come Zona a Protezione Speciale e proposto Sito di Importanza Comunitaria, incombe una minaccia gravissima.

Una società straniera, la Medpit Group S.p.A, vorrebbe realizzare una vera e propria “città turistica” (denominata Europaradiso), ricoprendo di cemento 6 km di costa protetti, realizzando alberghi per un totale di ben 70.000 posti letto, km e km di strade, palazzi, piscine, campi sportivi: una colata di cemento impressionante, con effetti negativi irreversibili e perenni in una delle zone umide costiere più importanti del meridione d’Italia.

Malgrado i vincoli di tutela che vigono su tutto il territorio e l’obbligo dello Stato membro di mantenere in buone condizioni il sito protetto dalle direttive Habitat e Uccelli, le amministrazioni locali e regionali stanno invece pensando di riperimetrare la ZPS per consentire al progetto della “città turistica”, di divenire realtà.


Per le leggi vigenti infatti non si potrebbe realizzare quanto proposto dalla società Medpit. Per ovviare al problema, il governo regionale vuole modificare i confini della zona protetta, stralciando l’area interessata dal progetto di “città turistica” e dare quindi il nulla osta per colmare di cemento un paradiso naturale.

Vi chiediamo di sostenere la campagna che il WWF, insieme ad altre associazioni ambientaliste, sta portando avanti per salvare la foce del fiume, per fermare questo progetto che provocherebbe danni incommensurabili a questa zona umida costiera importantissima per la fauna e la flora.

Sottoscrivi la petizione del WWF rivolta al presidente della Regione Agazio Loiero e al Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio per chiedere che l’Italia e in particolare la Calabria, non sostituisca le bellezze e ricchezze naturali, con inutili e devastanti colate di cemento e che mantenga il perimetro attuale dello ZPS.
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