00 03/10/2007 13:44
etichettatura per i capi di abbigliamento

I SOTTOSCRITTI CITTADINI, CONSIDERATO CHE:


Ogni anno oltre due milioni di cani e gatti vengono scuoiati senza pietà, spesso ancora vivi, in Cina, Thailandia, Filippine, Corea per produrre pellicce o per confezionare giacche, capi guarniti, cappelli, guanti, accessori decorativi, animali giocattolo imbottiti

Il Governo Italiano ha vietato con la Legge n. 189/04 l'importazione, la produzione, la detenzione e la vendita di pelli e pellicce ottenuti dalle pelli di cani e gatti, prevedendo per i trasgressori l'arresto da tre mesi ad un anno o l'ammenda da 5.000 a 100.000 euro e la confisca e la distruzione del materiale.

Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna restano i principali importatori di questi prodotti della sofferenza e della morte poiché queste pelli sono molto simili a quelle di altri animali la cui importazione è consentita: volpi, procioni, coyote, visoni, marmotte

È necessario introdurre l''''obbligo di etichettatura di tutti i capi contenenti o derivanti da animali, con la chiara indicazione della specie animale utilizzata, del Paese di provenienza e dell''''azienda produttrice, come è stato già deciso negli Stati Uniti, insieme al divieto di importazione


CHIEDONO
AL GOVERNO ITALIANO DI INTRODURRE L'OBBLIGO DI ETICHETTATURA PER TUTTI I CAPI D'ABBIGLIAMENTO.


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