La Malesia incorona Jorge Lorenzo per la seconda volta campione del mondo della 250. La conferma del titolo era praticamente scontata per lo spagnolo, che si presentava al via con 45 punti di vantaggio su Dovizioso a due gare dal termine. Da grande campione qual è, Lorenzo non si è accontentato di racimolare quei pochi punti necessari per conquistare l'iride e ha impostato una gara d'attacco, chiusa sul terzo gradino del podio. E' andato vicino al successo, e forse lo avrebbe anche meritato, Andrea Dovizioso. L'italiano, in testa ininterrottamente fino a metà gara e poi in continua lotta per la prima piazza, si è arreso poco prima dell'ultimo giro. Al forlivese è stato fatale un contatto con Kallio, frutto di una manovra sciagurata del finlandese per difendere il primato. Gara compromessa e l'11° posto finale sa di beffa per il vicecampione iridato. Il successo è andato al giapponese Hiroshi Aoyama, che coglie il suo 5° successo in carriera nella quarto di litro culminando con un trionfo quasi insperato una grande rimonta. Seconda piazza per l'iberico Hector Barbera, anche lui riemerso nelle ultime tornate dopo aver a lungo inseguito. Ai piedi del podio Kallio e Luthi. Alex De Angelis è stato costretto al ritiro a metà gara. Può dunque festeggiare Jorge Lorenzo e, per farlo, sceglie di impersonificare il mitico pugile Rocky Balboa e i suoi 'occhi da tigre', che, una volta congedatosi a pieni voti dalla 250, gli serviranno per affrontare al meglio l'avventura in MotoGP, che inizierà il prossimo anno al fianco di un certo Valentino Rossi.