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Pinktronik, musica da ballare

Ultimo Aggiornamento: 12/10/2006 19:33
12/10/2006 19:32
 
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Facciamo solo musica che vorremmo ascoltare... e ballare!

Christian Zingales


I Pinktronik nascono a Bologna dall’incontro tra un DJ e un musicista. Da una parte c’è Alex Dandi (Alessandro de Lauri), DJ e giornalista musicale, con quattordici anni di esperienza professionale alla consolle e serate fianco a fianco con alcuni dei più importanti DJ a livello mondiale. Alex ha suonato ovunque, dai piccoli club della sua città a festival italiani e europei. Dall’altro lato c’è Fresh Drumma (Francesco Brini) che, dopo anni di esperienza in band italiane ha lavorato come percussionista con artisti internazionali come Swayzak, Rob Smith (Smight & Mighty) e Mo’ Magic (Outcaste Rec.).

Insieme i due hanno unito influenze e esperienze diverse creando un act chiamato Pinktronix, un progetto elettronico eclettico che si muove su due livelli: da un lato creando “trax”, pezzi da club, per ballare, e dall’altro “songs”, canzoni più strutturate. Le prime rivolte al DJ e al dancefloor, le seconde a esplorare i territori di un pop bizzarro e stravagante. Le radici della loro musica possono essere trovate sia nella musica dance elettronica e underground sia nell’attitudine pop. Il loro scopo finale è sempre stato quello di essere aperti mentalmente quando si trovano a creare il loro personalissimo sound. Dopo qualche traccia incisa per una serie di compilation electro-house italiane seminali (“Electa” e “Sounds Of Maccaroni Beats”) che fotografavano la crema della nuova scena electro nostrana, hanno debuttato a livello mondiale nel 2004 con il primo singolo Song About Nothing/Sleep Alone, che includeva influenze come la new-wave, l’italo disco, la minimal electro e il punk. Il singolo, che ha ricevuto accoglienze lusinghiere da parte di critici e DJ, con ottime recensioni e i pezzi suonati nei club di tutto il mondo, ha avuto un inaspettato successo commerciale, grazie anche a un devastante remix degli inglesi Swayzak.

Entrambe le tracce sono state licenziate a diverse compilation di diffusione mondiale, con feedback dall’Inghilterra al Giappone, in scalette che comprendevano nomi come Fatboy Slim, Martin Solveig, Junior Jack, Etienne De Crecy, Agoria e tanti altri. Nell’aprile 2005 il DJ superstar italiano Benny Benassi ha incluso un pezzo dei Pinktronix nella sua compilation mixata per la famosa serata da club del “Gallery”. Il loro secondo singolo Booty Sez, pubblicato a settembre 2005, è uscito in quattro differenti versioni, dall’acid-house all’italo disco, dal punk funk all’electro-funk. È stato un successo istantaneo a livello critico (acclamato da riviste come Raveline e Debug), e licenziato in un paio di compilation. Il nuovo imminente singolo dei Pinktronix avrà il contributo vocale della nuova star dell’electro Chelonis R. Jones. Il duo bolognese è coinvolto anche nel doppio album “Confuzed Disco”, un manifesto del suono italiano attraverso la rilettura di una serie di classici dell’Italian Records, storica etichetta degli anni ’80, insieme ad altri talenti italiani come gli Scuola Furano e artisti internazionali come Munk, Lindstrom, Kiki e Morgan Geist dei Metro Area.

I Pinktronix stanno anche per lanciare la loro etichetta, che si chiamerà Mozzarella. E questo è solo l’inizio. Nel frattempo Fresh sta suonando in giro per il mondo con i padrini del minimal tech, gli Swayzak, e Alex suona dal vivo con la nuova regina dell’electro Tying Tiffany.



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Intervista

Ci racconti le origini dei Pinktronix?

Avevo suonato con Francesco un paio di volte in sala prove. L’avevo coinvolto come percussionista live in un progetto di dance suonata, progetto che ebbe vita piuttosto breve. Dopodiché ci siamo persi di vista per un altro anno fino a quando Francesco non venne a suonare con una sua ex band al Covo di Bologna dove organizzo serate e suono come DJ. Decidiamo di trovarci per sviluppare insieme alcune mie idee di brani breakbeat ed electro. Iniziamo a sperimentare e ci vogliono alcuni mesi per trovare una nostra direzione. Ci diamo alcuni nomi terribili che poi ripudiamo, suoniamo insieme in alcune serate e rave e il nostro affiatamento migliora in studio e nelle performance live. E’ dicembre 2002 quando finalmente troviamo il nostro suono. Nasce Song About Nothing che un paio di anni più tardi diventa il nostro primo singolo. All’inizio decidiamo di chiamarci Punktronix ma poi lo commutiamo in un simpatico Pinktronix. Quel “tronix” è un omaggio al grande Mantronix (allo stesso modo viene spesso scritto Pinktronik, proprio come Mantronix diventava Mantronik). Il Pink sta per organo genitale femminile…oppure per gay….un omaggio alla comunità gay dove si è sviluppata la disco music e l’house. Detto questo non siamo una band gay.

Come mai non usate i vostri veri nomi, ma nick come Alex Dandi e Fresh Drumma?

Ci piace questa cosa un po’ hip hop di darci dei falsi nomi. Alex Dandi non è il mio vero nome ma è ormai come se lo fosse. Tutti mi chiamano così da quando ero bambino. Scrivo per alcune riviste con questo pseudonimo, ho sempre fatto il DJ con questo nome, sono io insomma. Fresh Drumma è un po’ più scherzoso. Fresh viene da Francesco ovviamente e Drumma è lo slang di drummer, batterista. Io ho sempre pensato che Franz fosse un batterista particolarmente “fresco” e quindi gli ho detto….dovresti chiamarti Fresh Drumma!

Progetti dal vivo?

Pinktronix si dividono tra DJ set e live set. Nei primi live Fresh suonava le percussioni e io (Alex) mettevo i dischi, poi siamo passati a laptop e synth. Infine abbiamo messo su una vera e propria band con chitarre, voci, batteria e tastiera. Adesso siamo convinti che il nostro live ideale sia batteria digitale suonata da Fresh più sequenze elettroniche suonate da me e qualche voce qua e là. Un vero live elettronico insomma. Un’importante agenzia di booking berlinese ci ha già preso sotto la sua ala protettrice e speriamo di essere in tour al più presto. Nel frattempo io sono in tour costante con Tying Tiffany mentre Fresh è in tour con gli Swayzak.
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