GALLIPOLI (LECCE) - Un bimbo di quattro anni che presenta segni di lesioni e di bruciature sul cuoio capelluto e sul corpo è stato ricoverato nel reparto di pediatria dell'ospedale Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli, dove i medici lo hanno giudicato guaribile in 20 giorni. Dalle indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Gallipoli, sarebbe emerso che il piccolo avrebbe ricevuto percosse e sarebbe stato bruciato con acqua bollente dal convivente di sua madre, che è stato denunciato per maltrattamenti e lesioni. La procura della Repubblica di Lecce, che coordina le indagini, ha nominato un medico legale che dovrà accertare l'esatta natura delle lesioni. La mamma, il piccolo e il convivente vivono in un Comune dell'hinterland di Gallipoli.
I carabinieri stanno cercando di stabilire quali siano stati i motivi all'origine delle sevizie alle quali il piccolo è stato sottoposto. Tra le ipotesi, quella che l'uomo che vive con sua madre possa essere stato infastidito dal pianto del bimbo e lo abbia seviziato forse sfogando in questo modo anche il rancore verso di lui, nato da una precedente relazione della sua compagna. Altro aspetto della vicenda che attende di essere chiarito è come mai la donna si sia decisa solo oggi a portare in ospedale suo figlio e a far emergere così questa vicenda. Da un primo esame fatto dal medico legale, pare infatti accertato che le sevizie risalgano ad almeno un paio di giorni fa.
Sulla testa del piccolo mancano ciocche di capelli, ma già si nota la ricrescita, segno anche questo che i maltrattamenti sono avvenuti già da qualche tempo. I genitori della donna risiedono all'estero, dove fino a qualche tempo fa viveva anche la mamma del bimbo. Da qualche tempo la giovane donna è tornata ad abitare nel paesino del Salento dove ora vive insieme con il suo piccolo, mentre l'attuale suo compagno risiede in un altro centro. Della situazione di violenza e di degrado di quella famiglia finora non sarebbero stati al corrente né il sindaco della cittadina, né i servizi sociali.
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